Ha la consistenza della patata e il gusto delle rape e dei cavoli, può essere consumato cotto, come purè, lessato o stufato al forno e condito con olio extraveergine di oliva, mescolato ad altri ortaggi, in agrodolce, fritto come chips, o anche crudo in insalata. Il cavolo navone viene coltivato in tutto il mondo, nelle regioni a clima temperato. in europa centrale il navone ha ottenuto ingiustamente la fama di ortaggio poco pregiato, poiché in tempi di carestia esso ha spesso rappresentato l’ultima risorsa alimentare per gran parte della popolazione. recentemente il navone ha vissuto una rinascita: molti buongustai, infatti, hanno riscoperto le sue ottime qualità organolettiche.

Rapa e navone non sono la stessa cosa

il cavolo navone è una pianta biennale. nel primo anno si forma la rapa, mentre il fiore spunta appena nel secondo anno. il navone si differenzia dalla rapa vera e propria per le sue foglie dal colore verde bluastro.
la maggior parte delle specie di navone crescono a livello del terreno. le diverse varietà si distinguono per forma (rotondeggiante o ovale) e per colore della polpa (bianca o gialla). il colore giallo deriva dall’alto contenuto di provitamina a, che conferisce al navone il caratteristico sapore che lo rende interessante in cucina. le varietà dalla polpa bianca vengono utilizzate soprattutto come foraggio. attenzione però a non confondere il navone con la barbabietola da foraggio o con la barbabietola da zucchero. nonostante la somiglianza e l’impiego analogo, questi ortaggi appartengono, infatti, a due famiglie diverse.  Il cavolo navone è un ortaggio particolarmente adatto per l’inverno grazie alla sua lunga conservabilità (fino a 6 mesi). Può essere consumato crudo, ma solitamente viene cotto. essendo composto per il 84% di acqua, il navone è uno degli ortaggi meno calorici – ideale per i cultori della dieta – ed è di grande importanza sul piano alimentare anche per l’alto contenuto di glucosio, sali minerali e vitamine.